M. CASTELNUOVO-TEDESCO
TELEFONO 177
Indirizzo per telegrammi:
CASTELNUOVO 177 - FIRENZE
Firenze (22), 23 Novembre 1926
14, Piazza d'Azeglio
Egr: Sig:ri G. Ricordi e C.
Milano
Nell'ultimo rendiconto della Società Italiana degli Autori leggo in margine che „con l'esercizio presente viene a cessare il rimborso Ricordi”; gradirei sapere se e quando provvederete direttamente a tale rimborso (del 33% sui piccoli diritti) che assicuravate nei Vostri contratti.
In pari tempo Vi pregherei dirmi quali sistemi adoperate nella Vostra contabilità cogli autori; poiché sino ad ora, dal giorno in cui avete iniziato la pubblicazione della mia musica, non ho ricevuto dalla Vostra Casa nessun rendiconto. Mentre altri Editori, che praticano come voi il sistema degli „à valoir” sulle percentuali di vendita, m'inviano semestralmente il rendimento delle copie vendute, sicché posso rendermi conto da un lato dell'entità delle vendite, dall'altro delle somme che ancora restano da scontare. E immaginavo che Voi pure faceste altrettanto.
Leggo in „Musica d'oggi” che sono usciti da Voi pubblicati i miei “4 Scherzi” del Redi (2a serie) e gradirò ricevere le copie consuete.
Vi prego anche d'inviare in omaggio il mio „Concerto Italiano” (riduzione per violino e pianoforte) alla
Sig:ra Edith Lorand
Luitpoldstrasse 29
Berlin W. 30
(la quale dovrà eseguirlo con me nella prossima stagione)
e all'
Ufficio Concerti
Via S. Radegonda 11
Milano
(per la biblioteca di consultazione che esso tiene a disposizione dei concertisti).
Vi spedisco separatamente il manoscritto di una mia nuova lirica „Cadix” su versi di De Musset che penso possa interessarvi (specie dopo il successo delle altre mie liriche mussettiane da Voi pubblicate). Ve ne affiderei con piacere la pubblicazione alle consuete condizioni: 10% sulle percentuali di vendita, ₤ 500 di „à valoir”.
In attesa di una Vostra cortese, sollecita risposta Vi prego gradire i miei migliori saluti, particolarmente cordiali per i Comm: Clausetti e Valcarenghi: passando da Milano nel pomeriggio di sabato scorso ero passato dalla Vostra Casa per salutarli personalmente, ma mi fu detto che l'ufficio era chiuso: vogliate ad Essi esprimere il mio rincrescimento e la mia devota amicizia. Credetemi molto cordialmente
il vostro
Mario Castelnuovo-Tedesco