Data: 29/11/1863



Luogo: Napoli

ID: LLET006543




Gentilissimo Sig Ricordi

Nella sua ultima lettera mi dice gentilmente che non conosceva alcuna mia musica teatrale, penso perciò farlene un meschino presente di una, scritta circa otto anni fa pel nostro S. Carlo, e cantata dalla De Giuli-Borsi, Mirate, Ferri, Arati ect. Il successo fu più soddisfacente di quello ch’io sperava, perché la censura napoletana d’allora, sino alla prova generale portò dei cangiamenti al libretto, il quale inumanamente svisato causò lo svisamento della musica; e malgrado ciò, se l’ultimo pezzo più bisticciato dalla censura, aveva incontrato il primo furor del pubblico, io poteva vantarmi d’un furore. L’opera come fu rappresentata, si permise stamparla interamente dal proprietario dell’ex regno delle Due Sicilie. Ma anni sono, trovandomi a Torino, si voleva a quel teatro Regio rappresentare la citata opera, ed aiutato da ciò che ancora era alla mia memoria, ritornai la partitura a quel che era prima che la revisione vi ficcasse dentro le mani, e dove la memoria mi mancava rifeci di bel nuovo. A Torino l’opera non si poté eseguire, ma di tanto in tanto sento che si rappresenta o a Malta, o nelle nostre meridionali provincie. Lei certamente ha dovuto udirne un pezzo, perché non vi è prima donna di nome che non abbia, o cantata l’aria del Guido Colmar, o Diegarias,  o Silvia titoli diversi della medesima opera. Ora quest’opera che amo più delle altre mie tragiche, gliela cedo riservandomi metà noleggio che farà di questa mia musica. L’opera stampata in Napoli è molto diversa dal come fu poi da me rifatta, perciò non le spedisco l’esemplare. La partitura è zeppa di cassature, ma se lei accetta questa non domandata cessione, gliela farò copiare sotto i miei occhi e gliela manderò col sudice originale. Spero che, una volta lei padrone dell’opera, questa giri pei teatri con più facoltà: a me non conveniva proporla, né Coltrau proprietario per le Sicilie si dava premura proporla fuori della sua dipendenza.

La saluto distintamente, e mi dico

Suo aff[ettuosissi]mo

Niccola de Giosa

Napoli, 29 Novembre

1863

Supportico Astuti a Pizzofalcone

N°25

Trascrizione di Marianna Capozza
Persone citate
Gaetano Ferri


Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Misure 260 X 195 mm

Lettera titolo LLET006543