Caro Tito!

Sorto ora dalla Fenice. Il Vasconcello ebbe molti applausi ma pochi spontanei e clamorosi. Il mio sospetto si è avverato più che non credessi. Freddezza di tinta, mancanza di vita, di chiaroscuro. Musica ben fatta, bene istromentata, nuova spesso di forme, rade volte di melodie. Adagi belli, qualcuno anzi veramente ispirato. Le cabalette mancano assolutamente. L’istromentale è accuratissimo, d’ottimo gusto, ma languido e qualche volta monotono [? celato da macchia d’inchiostro]. In generale gli applausi caddero sui punti [? idem] che ti ho accennati nell’ultima mia. Ebbe il Maestro più che 20 chiamate, ma molte sforzate. L’esecuzione abbastanza buona. Per intelligenza, anima ed azione il Sarti meglio di tutti. Vestiario splendido come il solito. Vedremo se in seguito miglioreranno le sorti. Se hai tempo di stampare un cenno pel prossimo numero della tua Gazzetta, ti prego di moderare le espressioni che ti faccio confidenzialmente. Per l’altro numero farò l’articolo. Oggi ebbi la tua cara lettera scritta da Giulio, e ti ringrazio di quanto fai per me. Attendo sempre un tuo cenno, e comincio a sperare di nuovo. Amami sempre e crediti tuo aff.

F.Filippi