Riservata

Sig. Tito di Gio. Ricordi

Milano

Venezia 20 Giugno 1858

Carissimo Tito!

Una gita di alcuni giorni che dovetti fare a Vicenza, chiamatovi da mia sorella, m’impedì di compire il 2° articolo sulla Proprietà Musicale pel numero d’oggi. Ti prego di scusarmi e pel Numero venturo l’avrai immancabilmente. Capisco che pel restante del lavoro e sovrattutto pell’importantissimo Rapporto al Congresso sarà molto meglio ch’abbia qui sbrigate tutte le mie faccende, e che venga a Milano per lavorare con quiete e assiduità. Partirò di qui il g[ior]no 29 del corrente e sarò a Milano il primo di Luglio, sempreché non venga trattenuto qualche giorno di più a Vicenza, ove dovrò fermarmi per stabilire il cambiamento di domicilio. Quanto al mio stabilimento come Redattore della tua Gazzetta, dipende dall’evasione più o meno pronta delle carte relative: resterà da concertarsi poi, quando io debba assumere quell’officio, se col 1° d’Agosto, o col 3° trimestre. Toccherà a te il decidere. Intanto avrò abbastanza da occuparmi coi lavori in corso sulla Proprietà ch’esigono studi non indifferenti.

Mi duole doverti disturbare con una preghiera, che spero vorrai secondare, avuto riguardo alle speciali circostanze del mio trasloco da Milano Venezia a Milano. Sai bene che in fatto d’interesse io sono affatto alieno da pretese, e che se mi decido ad importunarti egli è proprio per una necessità indeclinabile. Io non voglio partire di qui senza aver pareggiato tutti i miei conti, e facendo i computi esatti trovo che mi è impossibile di raggiungere questo scopo con i miei mezzi presenti, se tu non sei tanto buono da soccorrermi con un’anticipazione che porrai in conto corrente. Penso che con L. 500 potrò regolare le cose mie, e pormi in grado di sopperire alle spese di tramutamento e di viaggio. Puoi immaginarti che se ti dò questo disturbo, egli è proprio perché altrimenti non vi saprei sopperire. Ti prego di darmi pronto riscontro, e se la tua risposta è adesiva di porre a mia disposizione la somma che ti domando in anticipazione entro la prossima Settimana. Se sono troppo indiscreto perdonami, e assicurati in qualunque modo della mia costante e premurosa amicizia. Tuo aff.

F. Filippi