Sig. Tito di Gio. Ricordi

Venezia 20 giugno 1858

Milano

Carissimo amico!

Ti ringrazio della tua gentile adesione alla mia domanda d’anticipazione delle L. 500. Il Gallo, senza fargliene eccitamento, mi fece l’esborso in giornata e ne avrai avuto a quest’ora la mia ricevuta.

L’altro jeri ho spedito il 2° articolo al Mazzucato, che pel numero successivo sarà compito. Dopo nel 3° entrerò nella parte vitale della quistione, ch’è la contraffazione considerata musicalmente. Le osservazioni che mi fai nella tua lettera sono giustissime, e l’avea di già prevedute: sostenendo la libertà assoluta negli autori di disporre delle loro composizioni, ne viene di conseguenza che anche la quota sulle rappresentazioni viene eccepita categoricamente, siccome una delle tante disposizioni che collo specioso pretesto di favorire gli autori intaccano il vero concetto la giusta e illimitata applicazione del diritto di proprietà. Insomma sarebbe lo stesso come se alla proprietà territoriale s’imponesse una misura fissa p. es. ai fitti, alle locazioni, alle stesse vendite dei prodotti. Quando si dice proprietà, si dice facoltà assoluta e illimitata di disporre della cosa propria nel qualunque modo e tempo. Questa è la ragione prima; ve ne sono poi di accessorie e importantissime che riguardano tanto gl’interessi materiali dell’autore quanto quelli dell’arte. Vedi bene adunque che oltre prevedere il tuo pensiero, ne ho anche preparato la trattazione, qualora si ritenga opportuno di entrare nell’argomento, o si voglia invece preferire il silenzio. Ma di questo a voce. Dopo spedita la fine dell’art. 11 porrò in ordine i materiali pel Rapporto a Bruxelles. Io partirò di qui il g[ior]no 5 mi porterò a Vicenza, poscia a Schio da mia sorella e sarò indubbiamente a Milano prima del g[ior]no 15. Sarà meglio che vi sia prima dell’Agosto per tutte le ragioni e specialmente pel Rapporto alla di cui compilazione potrai invigilare e consigliare di presenza, pella traduzione, e pell’accordo colla Società d’Incoraggiamento. Ad ogni modo scrivimi. Ricordami tanto a Giulio, alla Sig. Beppina, abbiti di nuovo le mie grazie per la tua buona amicizia e credimi Tutto tuo aff.

F. Filippi

P.S. Faccio sollecitare anche qui l’evasione delle informazioni Politiche per la mia assunzione [?] a Redattore. Bondì.