Pregiatiss Sig.Tornaghi:

Lecco 11 Dicembre.

Tornato jeri l'altro da Roma, trovo quì una sua graditissima lettera, e subito rispondo. Se la persona da Lei accennata domanda una mia parodia in tre atti che s'intitola L'arte di far libretti, converrà ch'Ella ne faccia richiesta all'amico Farina, il quale gliela potrà dare, essendo stampata nel volumetto che s'intitola Libro allegro. Io non ne tengo copia presso di me. Se invece si trattasse di un mio articolo incompleto, uscito nel Capriccio dell'anno 1877, e intitolato Mie opinioni sul libretto per musica, sarei dolentissimo di non poterla favorire e questo pel solo fatto che io non ne tengo più copia, tranne una sola, legata nel volume che raccoglie l'intera annata. È però mia intenzione completare quello scritto e pubblicarlo quanto prima in altro giornale o libro.

Ringrazii il sig. Giulio pel bellissimo dono dell'Almanacco musicale. Fu un ottima [sic] idea tanto l'opera come il dono.

Ho veduto che la più parte dei giornali, annunziando gli spettacoli della Scala, attribuiscono a me il libretto del Figliuol prodigo.

Spero che nel cartellone non sarà ricorso tale errore.

Quì fa un freddo da Siberia, tanto più sensibile a me, in quanto fino a jer l'altro, nel dolce clima di Roma, avevo passeggiato in paletot di mezza stagione. Ed ora … altro che mezza stagione! stagione doppia, stagione tripla! …

Scrivo dinanzi ad un vulcano di fuoco, eppure ho le mani sifattamente intirizzite che a stento posson reggere la penna.

La saluto cordialmente, saluti i signori Giulio, Palloschi [sic] e Ponchielli e mille complimenti alla sua egregia signora

Di Lei Devotiss

A Ghislanzoni