Caprino 9 Aprile 1884

 

Signor Giulio gentilissimo

 

Eccole un mio ritratto che mi pare somigliante. Col massimo piacere lo vedrò riprodotto nella Gazzetta musicale, dacché Ella mi ha espresso questo gentile desiderio. Ritratto col cappellone non ne ho – e poi ci tengo a che la mia testa venga esposta nella sua integrità. Raccomandi all'incisore o disegnatore di darmi, se può, una espressione meno triste e più vivace. I lineamenti ci sono, ma la vita non c'è. Ella non dirà più, dopo questo, che io eccedo nella modestia, ma ad accettare di buon grado l'onorificenze ch'Ella vuol farmi mi muovono delle considerazioni estranee al mio amor proprio individuale. È bene che anche da noi venga ai poeti melodrammatici accordata, a compenso delle tante noje e delle crudeli ingiustizie a cui debbono sottostare, qualche soddisfazione morale che li rilevi e li sostenga. Sulle scene dell'opera si rappresentano i nostri drammi e si cantano i nostri versi; e trattansi gli artisti, gli spettatori ed i critici ci tengono in quel conto che Ella sa, e ci trattano come noi soli sappiamo . . . .

Dunque, faccia pure, e si abbia in anticipazione i miei più cordiali ringraziamenti. Le manderò fra pochi giorni un quadretto a olio, dove è rappresentata l'interno della mia casa, dipinto dal Fontana poeta. Di questo, Ella potrà in seguito far eseguire uno schizzo per la Gazzetta, da mettersi in capo all'articolo Maestro e poeta che sto scrivendo.

Fontana si era gentilmente offerto di scrivere un cenno biografico da accompagnare al ritratto, ma forse lo farò io stesso, sottoscrivendolo.

Ora sto terminando pel Giorza il libretto Alba Barozzi – Gomes ha acquistato da me l'Oldrata e Gli zingari. Probabilmente non vedranno mai la luce, sebbene del primo siano già musicati un pajo d'atti.

Perdoni le lunghe ciarle, e gradisca un saluto affettuoso da

Di Lei Dev amico

A Ghislanzoni