Data: 27/2/1923



Luogo: Parma

ID: LLET010088




Parma 27.2.1923

Albergo Croce Bianca

Egregio Commendatore

Di ritorno a Parma ho trovato una novità riguardo la pubblicazione delle mie “tre commedie goldoniane” novità che mi permetterebbe di ridiventare il proprietario e, pensando al nostro colloquio di ieri, mi è venuto [sic] un’idea. Le “tre commedie goldoniane” (ognuna in un atto) formano una serata di musica, ma, volendo si possono eseguire anche separatamente. L’Orfeide è un’opera un po’ speciale e comprendo come debba lasciare perplessi editori, impresari ecc. ecc. (non so se ella sappia che le sette canzoni sono l’atto secondo dell’Orfeide e che questa è uscita in bell’edizione dall’editore Chester di Londra due soli mesi fa) ma le commedie goldoniane sono molto facili e tutt’altra cosa. Ma è inutile perdersi in discussione sul “teatro” ecc. ecc. Ecco l’idea che è sorta in me appena ricevuta la notizia che le accennai più sopra: le tre commedie goldoniane stavo per cederle alle seguenti condizioni: seimila lire pagabili cinquecento lire al mese. Di queste, tremila vanno calcolate come premio e tremila come anticipo (à valoir) sulla vendita delle copie sulla quale mi riservo il 10%. Obbligo di edizione entro un anno. Le posso presentare i documenti per dimostrarle che ciò è vero. Sono convinto ch’ella crede alla mia parola, ma preferisco dimostrare la verità di quello che dico, perché purtroppo l’esperienza c’induce a diffidare di tutti e di tutto.

La casa che vorrebbe l’opera mia alle suddette condizioni non è quella di Chester, ma è fra le più grandi d’Europa. Non si potrebbe fare così: dato l’interesse che l’opera mia suscita in Francia, Inghilterra e soprattutto in America, non potrebbe ella acquistare alle stesse condizioni le mie tre commedie goldoniane e considerarle come un’opera pianistica? La loro iniziativa per la musica moderna è splendida, ma trovo che dovrebbero  intensificare il lancio delle opere di Respighi, Casella, Pizzetti (e le mie) mettendosi in corrispondenza con le stesse persone che s’occupano dei musicisti moderni per conto della casa Chester. Mi metto a loro disposizione per dare schiarimenti. Ritornando alle commedie goldoniane devo aggiungere una notizia: per una strana combinazione, della IIIa commedia (le baruffe chiozzotte) sono già pronte le lastre, i materiali d’orchestra (2 completi, manoscritti, degli istrumenti a fiato e a percussione, più 50 copie dei Ii violini, 50 dei IIi violini, 30 viole, 30 violoncelli e 25 contrabassi in litografia, bellissima) 2 copie della partitura d’orchestra e la magnifica traduzione francese. Il tutto lo avrei per 2000 lire che volendo ella potrebbe versarmi in 2 o più rate. Sono note le loro risorse, si tratta di una “piccola cosa” per Casa Ricordi. Per di più si potrebbero estrarre tre brani sinfonici (il preludio della bottega da caffè che è la Ia commedia, l'intermezzo del sior Todero Brontolon che è la IIa commedia e il finale delle Baruffe chiozzotte) e farne una Suite sinfonica che riuscirebbe benissimo. Volendo si potrebbero pure estrarre 2 delle canzoni della bottega da caffè, la canzone dell'oro dal sior Todero Brontolon e la canzone veneziana delle baruffe chiozzotte, e farne un piccolo, ossia non molto piccolo, ma nemmeno troppo lungo, album per concerto.

Date le mie esigenze limitate, io avrei il vantaggio di pubblicare in Italia una delle mie più italianissime opere, e la loro casa si metterebbe al sicuro delle spese da sostenere, sfruttando l'edizione. Certo che per una combinazione di questo genere dovrebbero dimenticare che si tratta di un'opera per teatro, altrimenti metterebbero l'esecuzione in I° luogo e la pubblicazione in II° linea. Allora bisognerebbe riprendere la discussione sul “teatro” e così di seguito. Casa Chester è soddisfatta del risultato dell'orfeide-edizione, mentre io non lo sono per l'esecuzione. Le commedie goldoniane, le ripeto, sono più facili e per l'esecuzione, vedrà che verrà e presto. Combinare con loro sarebbe la più grande soddisfazione per me.

Devo pregarla di un gran favore: mi dia una risposta al più presto possibile. Se è disposto ad entrare in trattative verrei a Milano a farle sentire le commedie goldoniane, perché il bel manoscritto (riduzione per piano e canto) si trova Parigi per un affare importantissimo. Porterei le partiture d'orchestra che sono pronte.

Se non vogliono saperne ella vedrà l'edizione “straniera” fra poco e non se ne parlerà più. Per quello che abbiamo discusso a Milano siamo d'accordo.

Ho visto la Sonata di suo figlio e mi piace. Specialmente il II° tempo è riuscito. Non ho ancora guardato i cori. Quello che ha i libri qui a Parma è a letto con l'influenza. Appena sarà guarito m'interesserò come le ho promesso e la terrò informata. Ne ha di belli assai. Saluti cordiali e tanti ringraziamenti dal suo affmo

G. Francesco Malipiero

L'avverto che le condizioni di cui le parlo, vengono dalla Germania, da un editore che mi paga dei milioni!

Trascrizione di Simonetta La Grutta


Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 2
Misure 265 X 175 mm

Lettera titolo LLET010088