Asolo (Treviso)

29-7-1924

 

Gentilissimo Commendatore

La ringrazio per la sua lettera gentile. Io, parlandole delle intenzioni del Wiener Philharmonischer Verlag, eseguivo il desiderio espressomi dalla direzione di sapere “se” c’era la possibilità di combinare, e nulla più. Francamente non mi interessa di pubblicare i Stornelli e ballate da altri editori. Stanno benissimo a casa Ricordi. Non le nascondo la mia delusione nel leggere fra le righe che è già un miracolo se fanno la partiturina dei tre frammenti sinfonici tolti dalle Commedie goldoniane mentre non si accenna nemmeno alla partiturina delle Variazioni senza tema. Se non pubblicano la partiturina possono considerare l'opera “in letargo”. Materiali, tutto non serve a nulla. È come se ella facesse un impianto elettrico, senza applicare la valvola per attaccare l'energia che è quella che lo mette in efficenza [sic].

E le Commedie Goldoniane? Non le nascondo nemmeno la delusione di vedere che luglio se ne va e che l'edizione non appare nonostante l'obbligo di pubblicarle entro il giugno 1924.

Ella ha l'esempio nell'Orfeide (che ora si eseguisce in qua in là, meno che in Italia s’intende) che comincia a camminare dopo stampata, perché intorno alle mie “premières” non si fa il “bluff” caratteristico dei melodrammi effimeri. Dunque sono ansioso che l'edizione sia stampata.

Il giorno che a casa Ricordi avrò pubblicati oltre la

vecchia favola cavalleresca,

i stornelli e ballate

i Due sonetti del Berni

le tre commedie goldoniane, i frammenti sinfonici dalle tre commedie goldoniane

la partitura delle Variazioni senza tema, la riduzione per 2 pianoforti delle Variazioni senza tema e

le stagioni italiche, sarò ben rappresentato nel loro catalogo anche senza che altre mie opere vengano a far gemere i loro torchi. Le parlo in amicizia. La mia mania di avere un grande editore italiano (non c'è che Casa Ricordi) mi ha fatto rinunziare a una somma considerevole (conservo i documenti che le ho già fatti vedere) per pubblicare da loro le tre commedie goldoniane. E so che han detto di averle prese per pubblicarle e vendere l'edizione, non per farle eseguire, mentre se volessero, sarebbe facile per loro di lanciarle. Ma purtroppo non si vogliono convincere che lo spirito musicale italiano è multiforme e che si può imporre (con relativo successo editoriale) anche una forma d'arte non commerciale. Ma non importa: ne riparleremo fra dieci anni, se sarò vivo, s’intende. [n.d.t.: esplicita uno scongiuro in forma grafica, v. olografo].

Quando offersi loro le variazioni senza tema cominciò una discussione sulla possibilità di piazzarle e sulla convenienza di accettarle ed infine quando, dopo 7 mesi, mandai loro le stagioni italiche le accettarono solo perché ero alla vigilia di una grave operazione.

Rilegga la sua lettera del I°- II- 1924 e vedrà che ella dice che “quella loro decisione rappresenta una deroga che loro facevano per me e in riguardo a tutto quanto io le avevo scritto.”

Sono un po' viziato dagli editori d'oltralpe, i quali mi chiedono le mie opere.

Vuole leggere qualche lettera su questo tema? A me piace documentare quello che dico.

Conclusione: io sono sempre amico di loro e della casa, non c'è ombra di rancore in me. Immagino quante ne sentiranno dire dagli amici e colleghi sulla mia musica e per questo hanno fatto anche troppo.

Per non derogare dalla mia dignità, le prometto di non offrirle più nulla finché non me lo chiederanno. Certo si tratta di una delusione, ma perché questa non diventi “troppo considerevole”, prego di fare in modo che le mie musiche vengano pubblicate al più presto possibile. Quelle che per l'autunno non avranno veduto la luce saranno in ritardo di un anno! È peccato perdere gli anni stupidamente.

La presidentessa dei “Friends of music” di New York ha scritto alla loro succursale americana per avere partitura e parti dei frammenti sinfonici delle tre commedie goldoniane e il signor Maxwell ha risposto (ho veduto la lettera) che era impegnato con un’altra società di concerti di New York per la première di quest'opera mia. Data la poca simpatia che il Signor Maxwell ha per la musica cosiddetta moderna le raccomando di far in modo che i “Friends of music” siano informati a tempo, onde evitare che tutto finisca in fumo.

Ho saputo che a Berlino e mi pare anche a Lipsia è stata eseguita la favola cavalleresca. Sa come sia andata?

La prego di un favore. È qui la Cantante che sarà la prima interprete delle stagioni italiche. Mi usi la cortesia di farmi spedire per espresso le IIe bozze (che a quest'ora certo saranno corrette) perché devo farle studiare le stagioni italiche e l'occasione è molto propizia.

Spero ella non mi interpreterà male. Continueremo sempre la caccia al libro da buoni bibliofili. “Les affaires sont les affaires” e non devono compromettere l'amicizia: non dimenticherò le sue premure extra-editoriali. Omaggi alla Signora e tante cose anche al Commendatore Valcarenghi. Perché mi domanda, nell'ultima sua, se è vero che la mia nomina a Firenze sia stata rinviata? M’interesserebbe sapere qualchecosa in proposito.

Grazie e tante cose cordiali. Suo

G. Francesco Malipiero

Trascrizione di Simonetta La Grutta
Persone citate
Renzo Valcarenghi


Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 3
Misure 252 X 175 mm

Lettera titolo LLET010121