Caro Signor Giovanni!
 
Costantinopoli 31 Ottobre 1851
 
Per mezzo del Signor Ronzevalle ho ricevuto la sua lettera delli 27 Agosto non che il Dizionario di Lichtenthal.
Non Le scrissi prima perché speravo da un giorno all’altro ricevere una risposta del suo affare.
Saranno già arrivati a Milano Madama e Monsieur Diran persone riguardevoli di questa Capitale ai quali diedi una lettera di raccomandazione per Lei. Madama gli avrà parlato intorno al suo Affare pendente coi Turchi, e Le avrà pure spiegato da che deriva quel loro lungo silenzio.
Ieri fui espressamente dal Signor Argiropolo, primo Dragomanno di Russia, per dimandarle informazione su ciò.
Lo trovai molto ben disposto, ma però mi disse che per qualche giorno ancora crede cosa prudente di non farne parola, perché trovandosi il governo turco alquanto sbilanciato nelle finanze, ed i ministri occupatissimi per affari di alta importanza, temerebbe, facendone parola in questo momento, di ricevere una risposta pulita si, ma non come lui ed io desidero. Insomma (internos) io ho fatto di tutto e non trascurerò nulla onde farle avere una decorazione; ma, mio Dio, pare che tutti gl’intrighi venghino espressamente per guastare i miei progetti! Sia certo che da parte di questi signori sarà fatto ogni possibile onde la cosa riesca a Sua sodisfazione [sic].
La buona Signora prima di partire fu la cosa che di più raccomandò al Sig Argiropolo il quale mi disse (ricordandogli quella raccomandazione) è vero che per ora non ho ancora adempiuto al mio dovere, ma lo farò sicurissimamente. Ora vado a scrivere anche alla Signora onde con sua lettera rinnova le sue raccomandazione per quello che io desidero, che credo dovrà far piacere a Lei pure.
Io resterò qua fino tutto Novembre, come pure sua Eccellenza non partirà che verso alla fine di Decembre. Vede dunque che ci resta tempo per operare. Nel caso poi che prima di quell’epoca non si avesse una risposta positiva farò in modo che quando sua Eccellenza va dal Ministro per congedarsi, ne parli egli stesso, così la cosa non potrà mancare. Già a quest’ora tutto sarebbe finito se non ci fosse stato di mezzo un certo affare che preoccupò la mente di tutti gli alti personaggi. Le ripeto sia tranquillo perché non trascurerò nulla onde farlo contento.
Moretti mi disse di avergli già mandato i franchi 292. che Ella mi parla nella sua lettera su nominata [?].
Col prossimo Vapore, se non trovo un occasione [sic] per Milano, manderò alla Vedova Vicentini di Trieste quattro mie Romanze e due Polke Mazurke per trasmettergliele.
Veramente quelle Romanze dovevano far parte di un album composto di sei Romanze, due Canzoni e quattro Duetti, ma volendo cambiare nelle altre qualche cosa Le mando intanto quelle acciocché le stampi, avendole dedicate a persone che, potranno, nel caso, dare una spinta al nostro affare.
La prego di non mandare per ora la Gazzetta Musicale diretta a Sua Eccellenza perché partendo io sui primi di Decembre mi dispiacerebbe che andasse perduta. Prima di partire, oppure da Messina, Le scriverò dove me la deve mandare.
Troverà qui unito un articolo intorno al nostro Teatro il quale feci coscienziosamente e che spero l’onorerà coll’inserirlo nella famosa Gazzetta Musicale.
Mad. Diran mi disse prima di partire che avrebbe pagato essa stessa l’abbonamento della Gazzetta di quest’anno al suo arrivo in Milano. Il Sig Caluja, ed il Sig Guerrieri lo pagheranno a Moretti.
Mi voglia bene nella speranza di darle presto una buona notizia mi creda Il suo Angelo Mariani
Trascrizione di Attilio Giovagnoli, Luigino Pizzaleo
Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Misure 271 X 216 mm

Lettera titolo LLET010316