Signor
Tito di Giovanni Ricordi
Editore di Musica
Milano
Mercoledì mattina
Tito Caro.
Ho spedito già sigillata sicurissimamente allo stesso Maestro Verdi la partitura del suo Aroldo.
Se ne incaricò il professor Adorni di Parma amicissimo mio e di Verdi, che fa ritorno questa mane stessa al suo paese; anzi si recherà espressamente a Busseto.
Ho ritirato tutte le parti d’orchestra che oggi stesso impaccherò e consegnerò ben condizionate a questo ufficio Postale.
Ti farò pervenire tutto franco di spesa.
Perdona la fretta io partirò domani per Ravenna e quanto prima ritornerò in Genova.
Prima di partire ti scriverò ancora per darti ragguaglio della impostazione del pacco Aroldo.
Fui così affollato d’affari che non so dove dare colla testa.
Basta domani avrai altra mia lettera e da quella vedrai che ho fatto tutte le mie cose di cui mi desti incarico da uomo.
Jeri sera si finirono le recite gloriosamente coll’Aroldo che qui ha fanatizzato; lo vedrai già dalle parole che te ne scrive il Casaretto
a domani
Il tuo Mariani