Pesaro, 21 Agosto 1901 =

Gentiliss.^mo Comm.^re Giulio Ricordi,

ricevo la sua lettera (espresso) in data di ieri; e, se sono contento del lavoro già fatto da Illica, sono addirittura avvilito per tutti gli indugî  frapposti.- Con Lei, con Illica e con Giacosa avevamo stabiito che al 15 Agosto avrei ricevuto almeno il 1°Atto per mettermi subito al lavoro.- Invece ora vedo che bisogna arrivare a Settembre..... per approvare la tela.–

Ma io ho bisogno di lavorare se resto ancora un pò in bacino di carenaggio mi si spezza la testa.- La quale intanto rumina continuamente; e la Vistilia si riaffaccia con insistenza incredibile; e la presenza di Vistilia alla finestra della mente fa domandare al criterio riposato se realmente il sentimento del pubblico latino può accettare con sincerità i drammi della moderna letteratura Russa; e se non sia piuttosto la morbosità acuta della nuova generazione che soltanto apparentemente crede di apprezzare quei sentimenti che per un attimo le strozzano la gola, le ghiacciano le reni, le contorcono le viscere.–

Infine, c'è il caso che la serenità ed il fondamento del bello nostro faccia scomparire ogni nervosità effimera del truce altrui.–

L'arte vera potrebbe ad un tratto distruggere il commercio.–

Svelti, dunque, se si vuole da il commercio!

La mia mente ha bisogno assoluto di lavorare.–

Io sono sempre alla Sua disposizione: quando mi vuole, mi chiami telegraficamente.- Attendevo una chiamata il 15 agosto; e speravo che, dopo le immense fatiche direttoriali, avrei potuto riposarmi nel lavoro dell'opera nuova per soddisfare il mulino instancabile della mia testa.–

Le cambio i saluti di tutti i miei anche per la Sua egregia famiglia ed aggiungo un saluto affettuoso

il Suo

= Mascagni =