Caro Tito!
4. Settembre 1849
Ti sono grato ché ti sei ricordato del mio affare. Aveva scritto a Papà per L. M. 500, e su questo conto, perché conto sulla tua gentilezza. Se ti fosse d’impiccio il farmele tenere Sabato, mi bastano anche nella settimana prossima, purché sieno avanti il 15. Il tuo silenzio mi servirà di risposta affermativa. Mia moglie corrisponde alla tua memoria. Credimi
Tuo Aff.mo
A. Mazzucato