Allo Stimatmo Signor

Giovanni Ricordi

Milano

 

Car.mo amico

Busseto li 24 Giugno 1851

 

Il Sig. Bocca invece di rimandare a me la carta che gli spedii a Bruxelles, l’ha inviata al Sig. Lampugnani col patto espresso di non darla ad alcuno neppure a me se Egli non è sicuro di avere la somma della sua metà di sparito prima del 1° di Settembre. Vedi in quale pasticcio m’ha posto quella canaglia verso di te; Egli m’autorizzò a fare il contratto nel modo in cui io voleva ed ora che deve dare la sua adesione mi cambia parola. È una vera infamia! Ora che mi trovavo così contento chè il mio spartito aveva ricevuto a Busseto un battesimo che mi confortava a belle speranze, mi trovo in un punto balzato dal mio cielo nell’abissò.

Lunedì 29 verrò a Milano e se vi sarà modo d’accomodarsi con Lampugnani bene, se non vi sarà terrò lo spartito farò ricerca, gli adatterò un’altro [sic] libretto, insomma qualche cosa farò.

Con Verdi pensammo al [sic] andante della Sinfonia dello Stifellio [sic] e trovammo il modo facile e d’effetto e questo lo farò io stesso in Milano.

Addio. Ti prego di riverirmi la Sig. Marietta la Sig. Giulietta e famiglia tutta.

Addio. Abbiti i miei più affettuosi saluti e credimi per sempre

tuo affmo

E Muzio

Trascrizione di Simone Majocchi

Opere citate
Stiffelio

Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Misure 212 X 135 mm

Lettera titolo LLET011264