Amico Cariss.mo

Verona Li 22 Maggio 1852

Ho ricevuto oggi la tua lettera in data di jeri, e in quanto al nolo che tu vorresti che mi facessi pagare dal Marzi, lo troverei del tutto ingiusto; dappoiché nella carta ch’io ho sottoscritto nel mese scorso io mi sono obbligato col sudetto Marzi di scrivere il Parucchiere [sic] espressamente pel Teatro Nuovo, e di lasciargli il diritto per le rappresentazioni per la stagione di Primavera fino a tutto Maggio, com’è di consueto. D’altra parte egli fece queste recite per contentare il Maresciallo Lichnoschi [recte Lichnovsky], e l’utile che ne ricaverà sarà ben poco, perché il caldo è eccessivo, ed il concorso sarà appena sufficiente per rimborsarsi delle spese.

Mi pare adunque che sarebbe fuor di proposito di chiedergli quanto sopra, tanto più il Marzi per quest’opera dovette sottostare a delle spese di vestiario non indifferenti tanto che io stesso per dargliene un compenso invece di 300 Lire ch’egli doveva pagarmi per le copie, non me ne diede che 200, e per le prove d’orchestra e di cembalo, non volli alcun compenso.

Sappimi dire se le parti del Crispino, e quelle del Parucchiere [sic] deggio spedirtele colla Posta, oppure per Condotta.

Favorirai consegnare al Sig.^r Giovanni Arvedi i seguenti pezzi, che lui stesso verrà a cercarli al tuo negozio.