Amico Cariss.mo

Verona Li 15 Gennajo 1855

L’esito della Miller (attese le circostanze critiche in cui siamo) fu brillante. La musica piacque, e nell’insieme l’esecuzione fù ottima; senza che il pubblico si trasportasse all’entusiasmo, vi furono però abbastanza applausi, e delle chiamate, e ritengo che nelle sere successive l’esito sarà sempre migliore.

I pezzi che più piacquero, furono: L’introduzione, il Largo del finale che fu applauditissimo, il Quartetto a voci sole, la Romanza di Giulini di cui si voleva la replica, e tutto l’Atto 3^zo con due chiamate agli Artisti terminata l’opera. I mezzi vocali della Scotta (sempre sia detto fra noi) sono abbastanza buoni; sta bene in iscena, senza però essere moltissimo animata, come ci vorrebbe nella Traviata. È certo però che la Scotta farebbe la Traviata assai meglio che quella sfiatata dell’Alajmo. Ti avverto anzi che la Presidenza dietro l’esito favorevole della Miller, è nell’intenzione di dare la parte della Traviata alla Scotta, tanto più che la Cortesi scrisse alla stessa Presidenza rifiutandosi di venire assolutamente a Verona per cantare nella Traviata. Certamente che la Boccabadati sarebbe la vera Artista per la Traviata, ma che effetto farà la sua voce in un Teatro grande? ... Ella piacque molto a Rovigo, dove il Teatro è piccolo, e poi le esigenze son ben differenti da quelle del Filarmonico in Carnevale. D’altra pare [sic] sono sicuro, che avendo ora piaciuto abbastanza la Scotta nella Miller, il Fiorese non spenderà più un quattrino in altra prima Donna.

Ciò tutto inter nos.

Per tua norma ieri sera mi furono pagate le Aus. L: 50 dei libretti, come pure le spese che ho avute.

Ti saluta intanto caramente

il tuo amico

Carlo Pedrotti

(indirizzo)

Signor

Tito di Gio. Ricordi

Editore di musica

Milano

(il timbro postale riporta)

MILANO

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