Cariss.mo Amico

Verona Li 8 Aprile 1857

Già da tre giorni ebbi varie lettere da Torino, ed ancora in questo momento ne ricevo dal Mattioli, e da Marcello onde persuadermi a fare una scappata a Torino per assistere alle prove di Tutti in maschera; Marcello mi aggiunge, che la mia presenza in Torino sarebbe tanto più necessaria, perché il Maestro concertatore di quel teatro esporrà anche lui una sua opera dopo la mia, ed il Marcello a questo proposito mi dice «sai che l’invidia è merce di tutti».

Io ho risposto oggi ancora tanto al Marcello che al Mattioli, che su quest’opera io non ne ricavai alcun compenso, e che quindi non mi sento disposto di aggiungere sacrifici, a sacrifici.

Oltre ciò allontanandomi da Verona io perderei, oltre le lezioni, la metà almeno del provento che ora mi dà il teatro nuovo, perché dovrei metterci un altro maestro al mio posto.

Calcolato tutto questo, io scrissi a loro tutte le mie ragioni, e se credono, ne parlino a Martinotti, essendo lui la persona interessata su questo proposito. Se però crederai tu di scrivergli direttamente, fa come ti aggrada, ti avverto però che io non potrei partire da Verona che il giorno 19 di mattina, perché la Fiorina non andrà in iscena che il giorno 18 a motivo del ritardo del tenore Tombesi che non ancora è venuto da Napoli.

In fretta ti saluta il

tuo amico

Carlo Pedrotti

[Nota di altra mano]

consigliare Martinotti a prendere Pedrotti, credo che un 300 fr. ci vorrebbero di cui 100 fr. li darei io.

(indirizzo)

Signor

Tito Ricordi

Editore di musica

Milano

(il timbro postale riporta)

MILANO

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