Caro Tito
Torino - 21 Gennajo [1859]
In questo momento il M.o Fabbrica mi comunica una lettera ricevuta da Milano, dove gli si dice che la giovine Moro è ammalata, ne [sic] potrà ora cantare. Al sudetto maestro gli si chiede una sua scolara, certa Pozzo, onde sostituirla alla Moro pel Tutti in maschera.
Questa Pozzo è una debuttante, ed ha poca voce, ne [sic] tu permetterai, io spero, che l’opera si dia, mancandovi il maggior sostegno, come sarebbe stata certamente la Moro.
Parla adunque al Rovaglia, e si protragga piuttosto ad altra epoca, quando sarà la Moro in istato di cantare. Senza di lei l’opera cadrebbe certamente, perché bisogna pur confessarlo, la Moro è l’artista ben veduta dal pubblico, e sopra di Lei io ci contava molto.
Anche a Trieste, le cose vanno alla peggio; se si potesse impedirne il disastro, sarebbe ottima cosa.
Le prove della mia opera vanno mirabilmente, ma l’andata in iscena non avrà luogo che fra 10 o 12 giorni.
In fretta ti saluta il tuo
Pedrotti
(indirizzo)
Signor
Tito Ricordi
Editore di musica
Milano
(il timbro postale riporta)
TORINO
21
GEN
[59]
MILANO
21
GEN.
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