Caro Tornaghi

Verona — 2 Marzo 1862

In riscontro al gradito vostro foglio, godo che l’amico Tito sia persuaso della compera del mio nuovo spartito. Credetelo pure che la riuscita della Guerra in quattro è sicura, e di un giro più facile dei Tutti in maschera, perché c’entra una sola donna. E poi la vena comica è più spontanea e seguente dei Tutti in maschera. Il terzo atto, v’assicuro, è di vero getto.

Senza tanti preamboli, io credo di non essere per nulla esagerato nel chiedervi la somma di franchi 10,000 (diecimilla [sic]), più il 30 per cento sul ricavato dei noli per anni dieci, precisamente come il Mazeppa.

Va bene così? …

Tommasi mi fece scrivere direttamente a Roma alla Barbot, per trattarla per la stagione dell’autunno venturo a Trieste, che allora si darebbe il Mazeppa. Speriamo che la Barbot si decida.

Attendo un vostro riscontro, e frattanto mi saluterete tanto la famiglia Ricordi, ed amate sempre il vostro

aff. amico

Carlo Pedrotti