Caro Tornaghi
Verona 26 7bre 62
Vi occludo la lettera che ricevo or ora da Fioravanti.
Si vede che l’impressario [sic] del Carlo Felice non ha voluto cambiare il tenore, dopo che l’aveva promesso.
Siate ben guardingo per l’affare di S. Radegonda. Un mio amico mi scrive da Milano che l’Altini è un cane, e che i tenori sono cagnissimi; di più che l’orchestra è una vera meschinità.
State dunque in guardia, perché se il Bottero non mi da un complesso soddisfacente, io non verrò certamente a Milano.
In fretta vi saluta di cuore
Il vostro amico
Carlo Pedrotti