Caro Tornaghi
Verona Li 24|4 68
Ti ritorno le due lettere che m’inviasti. L’affare che ti propone il Giustinelli non è per te, perché sarebbe denaro sprecato. Io non ho bisogno di esaminare quelle parti, perché so già di che si tratta. Pur troppo, molti anni addietro, io me ne servii in teatro, ma ti assicuro che è un vero caos, perché le parti d’orchestra sono incomplete per la massima parte, con tagli, e trasporti a bizeffe. Immaginati che questi spartiti sortono dalla ex copisteria Priori (di 35 anni, circa), e furono bistrattati in maniera che ora sarebbero inservibili. Tu gli puoi rispondere che quelle opere non ti convengono; e d’altra parte tu puoi esser certo che nessun impressario [sic] potrà servirsi di quella musica. Però non dirgli nulla che tu mi hai scritto, perché tante volte il Giustinelli mi aveva interessato affinché io ti proponessi questo affare, ma io non gli diedi ascolto. Ecco tutto. Saluta la famiglia Ricordi, e la tua ed ama sempre il tuo aff. amico
C. Pedrotti
(indirizzo)
Signor
Tito Ricordi
Editore di musica
Milano