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Carissimo Amico Cerri
Venezia 23 luglio 1855
Riscontro la cara vostra del 19, ed eccovi il ritratto, a cui bisognerà aggiungere la fettuccia di cavaliere. Confrontandolo col dagherotipo [sic] lo trovo esattissimo, e sarà certo il più sommigliante di tutti i ritratti che si facessero a Verdi. Quanto al prezzo l'autore ne chiede a[ustriache] £[Lire] 200, ch'io non credo troppo. Trattandosi che non si dee parlare di mediazione!!!!! Del resto, caro il mio Cerri, fra il mio lapsus calami, e la vostra osservazione sulle mediazioni mi pare che possiamo saldare i conti e tirar una bella linea, e cominciar partita nuova. Siete il gran Diavolo! Osservate dunque bene l'unita prova, e scrivetemene qualche cosa in proposito.
Vi ringrazio delle notizie che mi date del nostro invidiabile Tito, ed anzi interesso la vostra amicizia ad accludergli l'unita memoria nella prima lettera che farete per dirigergli. Ricordatemi all'ottima Sig.ra Peppina, e conservate la cara vostra cordialità al
Vostro Aff° Amico
FM Piave