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15 giugno 923

Egregio e caro Comm. Clausetti,

a quest’ora Ella avrà ricevuto – spero – il manoscritto della Messa di Requiem (correggere il da in di) che Le ho mandato l’altro ieri. Penso che bisognerà sottoporre alla partitura reale una guida su due righi, e La prego di far fare il lavoro a uno dei maestri della Casa Ricordi. A me ne mancherebbe, per farlo, il tempo necessario.

Ebbi le tre copie dei Sonetti del Petrarca. Bellissima edizione! Le sarò grato se me ne vorrà far mandare ancora 12 copie (12 per ognuno dei tre Sonetti). Saranno ben collocate; ma se il numero sembrasse eccessivo, una parte di esse potrà essermi addebitata, con lo sconto che si fa ai rivenditori.

Oggi avrò all’Istituto Musicale il 19^o (!) esperimento pubblico degli alunni. E lunedì cominceranno gli esami. Non ho più un’ora libera in tutta la giornata. Pazienza ...

Perdoni la fretta. Le manda un saluto e un abbraccio il Suo aff.

Ildebrando Pizzetti

P.S. = Ho avuto ieri la gradita visita del Dott. [Sert]. Ringrazio la Signora Clausetti della cortese lettera, alla quale risponderò fra breve.