Sacco 21 ott. 1922.

Caro Amico - grazie dello spartito della Via della finestra e delle vostre notizie. Impegnate pure quest'opera per Trieste perché io sono in grado di consegnarvi prestissimo la riduzione completa in due atti. Occorrerebbe però che io avessi anche la partitura dell'opera per apportarvi i ritocchi e le nuove scene secondo la versione che sto approntando.

Dopo il 5 o 6 nov. conto di fare una scappata a Milano e spererei di potervi riportare tutto il materiale occorrente per far lavorare la copisteria. Spero di trovare per allora costà anche l'amico don Carluccio.-

Mi dispiace, però, che a Trieste non si dia più Giulietta. Non sarebbe il caso di una combinazione straordinaria cioè quella di dare colà l'una e l'altra opera? potrei in un caso simile fare delle facilitazioni al Legnani sulle quote della mia direzione. Volete parlarne a quell'impresario? Dopo tutto “Giulietta” era molto attesa a Trieste e potrebbe rappresentare per l'impresa del Verdi un sicuro guadagno.-

Per Bologna mi dispiace che il progetto Ragazzini sia sfumato.

Per Brescia ho visto io il contratto firmato in mano di Ragazzini; contratto che fissava “Giulietta” come opera d'apertura. Di più: a Pesaro, durante la stagione del Rossini, è venuto un rappresentante della direzione teatrale il quale mi si è raccomandato perché io accettassi – secondo la formula del contratto – di dirigere io stesso la mia opera. Del resto sarà quel che sarà!

Null'altro di nuovo per oggi. Tante cose da mia moglie e un'affettuosa stretta di mano dal vostro

aff^mo Zandonai

P.S. Il mancato permesso del “Corsaro” mi ha recato un vero dispiacere e sono rimasto perplesso – dopo quella notizia – sul decidermi a ridurre in due atti anche la via delle finestra. Ora la decisione è presa. A Milano poi discuteremo sul modo di dare all'opera una compagnia opportuna.

Vedo che Francesca al Dal Verme continua. Bene: buon segno!^(*)

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^(*) È arrivata alla 9^a [nota in calce]