Data: 7/9/1925



Luogo: Pesaro

ID: LLET015618




Pesaro 7 sett. 1925.-

Mio caro don Carluccio - ebbi ieri a Cesena la vostra lettera con il telegramma della direzione del teatro di Stoccolma.- Oggi ricevo qui il telegramma fatto dalla ditta con la vostra firma. Capisco che dall’affare di Stoccolma bisogna andarne fuori; ma uscirne con soddisfazione nostra e dei Signori svedesi è assai difficile finché la Siga Lagerlöw, Key e compagni non si mettono in testa che io assolutamente non intendo d modificare la mia musica né di scriverne della nuova per il soggetto dei Cavalieri. L’opera è fatta, e fatta bene, e resterà qual<’>è anche se, come essi dicono, offenderà il sentimento dei popoli nordici. Finché trattasi di modificare l’acquavite in birra o in vino; finché si voglia fare entrare Sintram dalla porta invece che dal cam<m>ino; finché si reclami che le luci devono essere cambiate, la mia intransigenza non può essere tocca; ma quando si tratta di dover creare delle nuove scene, molto discutibili in fatto di effetto teatrale; quando si chiede che Zandonai vada in Svezia a rinnovare i Cavalieri ecc. ecc. ecc., Zandonai risponde che ha altro da fare, che non intende di soggiacere alle idee di terzi e di quarti, che se ne resta in Italia e che rinunzia, sia pure con dispiacere, alla presentazione della sua opera in Svezia.- Lo strano poi è questo: che mentre la Lagerlöw accetta le modificazione [recte: modificazioni] radicali portate al suo romanzo si ferma poi su dei particolari del libretto che secondo me hanno ben poca importanza e propone modificazioni create in pieno e che nulla hanno a che fare col suo romanzo.-
Mentre vi espongo la mia decisione dalla quale non decampo, vi invio una risposta che controbatte le idee della scrittrice e del suo amico Sig. Key; risposta fatta assieme al buon Nicolino e che voi potrete inviare – tradotta in francese – alla Lagerlöw stessa. Vedremo in seguito ciò che ribatterà.
All’invito poi della Direzione del Reale di Stoccolma voi potreste rispondere con un altro invito: a Bologna pare assodato che si daranno i Cavalieri entro l’ottobre o ai primi di novembre; facciano, quei signori, o il sig. Key, una corsa fino a Bologna e, dopo aver veduta l’opera, si discuterà assieme sul modo di presentarla in Svezia sia pure con qualche piccola modificazione che non intacchi, però, l’intera compagine del lavoro.- Per concludere: telegrafate pure che Zandonai si rifiuta di fare della nuova musica e che manderà le sue idee in iscritto sulle modificazioni richieste dalla grande scrittrice.
Sono ritornato stanotte da Cesena.- L’opera ha avuto un grande successo, che si ripete di sera in sera ma il concorso di pubblico elegante (cioè quello delle poltrone e dei palchi) è sempre scarso mentre il loggione e il fondo di platea sono stati sempre gremitissimi[.] Nessuno si sa spiegare il fenomeno dovuto forse a molte ragioni.
Per la Giulietta di Varese aspetto sempre risposta da Ferone perché mi necessita, con urgenza, di conoscere le date di questo mio impegno. Ferone tace ed io vi pregherei di telefonargli che una risposta sua mi è urgente.-
In questi giorni sto trattando per la mia direzione al S. Carlo. Opera: Cavalieri. Tratto con Rinolfi. Cercate di saperne qualche cosa e di poter combinare Francesca Cavalieri anche per rendere più miti le mie pretese. Laganà dovrebbe essere a Milano o arrivare a giorni.- E basta per oggi.- In fretta affettuose cose dal vostro
affmo Zandonai
Spedisco a parte i due manoscritti del Sig. Key e della Lagerlöw con la relativa risposta da tradursi in francese.
 

Trascrizione di Diego Cescotti - Biblioteca Civica di Rovereto

Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 4
Misure 262 X 210 mm

Lettera titolo LLET015618