Pesaro, 22 sett. 1928.

Carissimo Valcarenghi - vi ringrazio della vostra gentilissima.
La notizia di “Giuliano” pubblicata da quasi tutti i migliori giornali, ha fatto ottima impressione come io posso arguire dalle lettere e telegrammi che mi giungono. Bene avete fatto ad occuparve,ne.
Stamane Clausetti mi scrive notizie più dettagliate circa l’esecuzione di Conchita a Parigi facendomi conoscere anche i nomi degli esecutori e del direttore d’orchestra che sarà il Wolf, uno dei migliori dei teatri francesi.-
La notizia di “Francesca” alla Scala ed a Parigi mi ha fatto, naturalmente, grande piacere. Occorre, però, essere guardinghi, molto guardinghi, circa la scelta degli esecutori. Poiché il grande teatro milanese non può certo asserire che l’inclusione di “Francesca” nel cartellone di quest’anno gli costi un sacrifizio..., e poiché con questa inclusione io credo che miri a sfatare le voci di una specie di boicottaggio alle opere di Zandonai (boicottaggio che esiste in realtà) abbiamo il diritto, noi, autore ed editori, di chiedere alla <alla> Scala il meglio che possa darci in fatto di esecutori, e di armarci della massima intransigenza su ciò che riguarda la messa in scena e l’esecuzione musicale dell’opera nel suo insieme. Ma avremo modo di intenderci meglio vedendoci a Milano dove io conto di fare una scappata dopo i primi di otobre.
Vi avverto che da domani in poi sarò a Sacco di Rovereto (Trentino). Per qualunque cosa vi prego di scrivermi colassù.-
Spero vi siano giunte le mie fotografie per Stoccolma.-
Abbiatevi tante cose cordialissime dal vostro
aff^mo Zandonai