Pesaro, 25 febbr. 1929

Carissimo don Carluccio - spero che questa mia vi trovi ancora a Milano. Ho ricevuto ieri sera la vostra e sono felicissimo della vostra decisione per Parigi e vi ringrazio, assieme all'amico Renzo, di avere accolto così graziosamente il mio desiderio che era anche preghiera.- Le mie prove per Francesca, a Pisa, sono state ritardate fino all'8 marzo; se riesco a farle protrarre di altri due giorni è facilissimo che mi decida ad una scappata a Parigi; mi accontenterei di poter assistere alle ultime due prove e alla première. Occorre, però, caro don Carluccio, che voi mi assicurate più tardi, telegraficamente, che l'andata in scena avrà luogo certamente l'8 di marzo. Questo per evitarmi un viaggio senza scopo. Vi sarei grato, nello stesso tempo, se mi faceste conoscere il nome del vostro albergo al quale farei recapito.-
È inutile che vi dica quanto mi interessi di sapere come vanno le prove e come è impostato lo spettacolo. Scrivetemi subito; mi basteranno poche righe.
Per Budapest state tranquillo che farò di tutto per combinare un mio viaggio colà.
Da Napoli niente. Ho scritto confidenzialmente all'amico Procida già da varî giorni. Muto anche lui! Spero in Ferone ma anch'egli ha tante cose per la testa!-
Buon viaggio e buon lavoro, caro don Carluccio; la vostra presenza all'Opera Comique mi rende completamente tranquillo.-
Saluti a don Renzo e un abbraccio a voi dal vostro
aff^mo Riccardo