Data: 18/6/1942



Luogo: Roma

ID: LLET017183




[Carta intestata]

REALE ACCADEMIA D’ITALIA

__

Roma – Via Panama 62

18 giugno 942 XX

Spett. Casa Editrice G. Ricordi e C.

Milano

 

Già da parecchi giorni volevo scrivervi questa lettera: ne sono stato impedito prima dai lavori della Commissione per l’Autarchia dei Metodi d’insegnamento della musica, e poi dal viaggio che ho dovuto fare a Berlino per incarico del Governo.

Si tratta dell’Oro, cioè della prima rappresentazione dell’Oro, del teatro che la darà.

Già quando ero a Firenze, nella seconda metà d’aprile, il Mo Labroca mi aveva espresso la sua intenzione, e il suo vivo desiderio, di poter dare la prima esecuzione dell’Oro nel suo teatro, durante la Stagione del «Maggio fiorentino» del 1943. Poi egli è venuto qui a Roma (è tornato anche oggi) e mi ha ripetutamente parlato della cosa con molto calore.

Prescindendo del tutto dalla simpatia che io possa sentire e sento per Firenze, e così da varie ragioni per le quali non sarei del tutto contento di dare la prima esecuzione di questa mia opera a Milano o a Roma (di altre città non è il caso di parlare), è da considerare il grande vantaggio che offre una prima esecuzione a Firenze in primavera in quanto essa può essere riprodotta con gli stessi scenari e costumi nella successiva stagione d’inverno in altri teatri (mentre che l’esecuzione a Roma o a Milano escluderebbe del tutto un’esecuzione a Firenze, dove, come voi sapete, non si danno che «novità», contemporanee). V’è poi da considerare che nessun teatro potrebbe offrire le garanzie di lunga e diligente preparazione che il teatro di Firenze può dare.

Per tutte queste ragioni io sarei favorevolissimo ad accettare l’invito del Mo Labroca, e credo, e spero, che Voi sarete d’accordo con me. Vi prego, in ogni modo, di farmi conoscere il vostro pensiero.

Esperimentati vari copisti, e visto che il migliore di essi – il solo che avrei potuto impegnare – mi chiedeva per la copiatura della partitura dell’Oro (2o e 3o atto) 15 (dico quindici!) lire per pagina (cioè, per i due atti, circa ottomila lire, una somma che non posso pagare!), sto io stesso ricopiando la mia partitura. Sarete, così, sicuri di averla del tutto corretta; non solo, ma avrete del 2o e 3o atto dell’Oro una copia autografa. Spero potervi mandare la partitura del 2o atto prima della fine di luglio.

Per la riduzione per canto e pianoforte ho riflettuto a quanto mi avete scritto, e penso di chiedere al Mo Frazzi di farla: egli può farla benissimo. Vi terrò informati della sua risposta.

Vi prego di mandarmi l’indirizzo preciso del M. Pagano, vostro rappresentante a Lipsia, al quale vorrei scrivere di mandare la partitura della Sinfonia in la a due o tre maestri che me l’hanno chiesta in questi giorni a Berlino. Io ne avevo meco un unico esemplare, che ho dato al Mo Carl Schmidt.

Vi manda i più cordiali saluti il Vostro

Ildebrando Pizzetti

 

P.S. – Ascoltaste alla Radio i Riflessi Manzoniani?

Trascrizione di Paola Meschini
Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 2
Misure 215 X 167 mm

Lettera titolo LLET017183