Data: 2/7/1946



Luogo: Roma

ID: LLET019906




Roma, 2 Luglio 1946

Caro Clausetti,

più ci penso e meno mi persuado: l’idea di cantar l’Aida come inno nazionale - con tutto il rispetto per il M° Toscanini - mi fa sorridere. E ho paura che farebbe ridere il mondo. (Dirò di più: uomo di governo, proibirei una cosa che ci esporrebbe a facili ironie straniere e .... nostrane. Ci pensi un momento.)
Lei mi scrive a proposito del Macbeth proprio le parole che condannano irrevocabilmente l’idea del Maestro: «io l’ho sentita in teatro e non riesco a immaginarla fuori di esso e con funzioni diverse da quella per la quale è stata scritta». Giusto: ma se questo vale per la musica del Macbeth, scritta un secolo fa e che pochi ricordano d’aver udita in teatro, che si deve dire per l’Aida che tutti hanno visto a tutti sanno a memoria? Come vuole che faccia io a dimenticare l’Aida? è appunto per questo che non posso nemmeno provarmici, a far dei versi.
La ringrazio della ripetuta fiducia, ma temo proprio che questa volta sarò costretto a deluderla. Mi voglia bene egualmente e gradisca i miei saluti più cordiali. 

Suo affmo

Claudio Guastalla

Trascrizione di Alessio Benedetti
Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Misure 210 X 165 mm

Lettera titolo LLET019906