Ars et Labor
Il 1906 porta fra le novità sia l’Esposizione milanese in occasione del traforo del Sempione, sia l’arrivo della rivista Ars et Labor, che vede il motto di Casa Ricordi divenire il nuovo titolo, sostituendo quello precedente di Musica e Musicisti. Per il resto il periodico resta immutato: sempre mensile, rilegatura semestrale, articoli dal mondo, copertine di grafica contemporanea.
Nel 1908 uscirà un numero straordinario, ricchissimo d’immagini, articoli, fotografie, con cui Ricordi intende celebrare il suo primo centenario dalla fondazione: significativa l’istantanea di Giulio Ricordi circondato dai figli in un’ideale prosecuzione, che, viceversa, avrà termine di lì a qualche anno. Rimasto famoso il discorso, riportato per esteso, tenuto in milanese dal “Commendator Giulio” ai suoi dipendenti, amici e compositori durante la gita sul lago di Como per festeggiare l’evento.
La rivista chiuderà col numero di dicembre 1912, nell’anno della scomparsa del suo direttore, Giulio Ricordi, avvenuta nel mese di giugno. L’annuncio nel n.12 non è però di chiusura ma di “trasformazione”, andandosi infatti a fondere con Il Secolo XX, Rivista popolare illustrata pubblicata dall’editore Treves di Milano, che nel 1902 aveva sostituito a sua volta l’Illustrazione Italiana.