[Mar 77]

Caro Giulio

Dirai al Garignani che sono violentemente irritato contro di lui. Non meno di dieci volte gli raccomandai di sorvegliare il trasporto in mi della romanza del 1° atto e gli spiegai chiaramente ciò ch'ei doveva vigilare e gli posi sott'occhio quella pagina nuova maledettissima che già mi fece disperare in orchestra a Torino e lo pregai di star più attento questa seconda e glielo dissi con quei modi amichevoli che uso con tutti coloro che hanno a che fare con me ed egli mi rispose assicurandomi e promettendomi attenzione e zelo ed ecco che oggi si ripete lo stesso scandalo di Torino.

Il quartetto ha la musica nuova gli altri istrumenti hanno la vecchia ed io gia stanco dalle prove di tutti i giorni e della sera devo domani dedicare le ore del riposo alla correzione della sua negligenza.

Senza poi contare che in generale questa copia delle parti di Roma è scorrettissima e fatta da cane è una vera vergogna per la copisteria Ricordi.

Ti prego di leggere al Garignani queste mie parole e di invitarlo ad essere più esatto d'ora innanzi.

Io sono paziente e indulgente una due tre volte ma poi questa santissima pazienza la perdo e dò ciascuno ciò che gli si deve.

Le prove d'orchestra vinti i primi incagli della lettura e degli errori della copia procede ora buonissima.

I Cori incomincian a caminar bene.

Ciao. Sta di buon animo, Saluta: Faccio e Tornaghi

tuo

Arrigo