Data: 25/6/1895



Luogo: Milano

ID: LLET000176




25 Giugno 95

Caro Giulio,

Ho finito e mi pare in modo molto soddisfaciente l’atto della barriera. Voi mi dite di darvi per Sabato il 4° ed ultimo. Come faccio colla casa sossopra per lo sgombero? Devo lasciar libero l’appartamento per il 30 di questo mese: pensate se oggi c'è nemmeno un mobile a suo posto. 

Vi confesso che di questo continuo rifare, ritoccare, aggiungere, correggere, tagliare riappiccicare gonfiare a destra per smagrire a sinistra, sono stanco morto. Se non fosse stato per la grande amicizia che ho per voi e per il bene che voglio al Puccini a quest’ora me ne sarei liberato in mal modo. Quel benedetto libretto, ve l’ho già fatto tutto da capo a piedi, tre volte e certi pezzi quattro e cinque. Come ho da fare io a procedere di questo passo? Voi mi avete per cortesia vostra assegnato un’aumento di 200 lire, ma vi prego di riflettere che da poi che ebbi consegnato l’ultimo atto finito, ho dovuto rimettermi al lavoro, ad un lavoro minuzioso ed arduo e spendere tre o quattro e spesso anche cinque ore al giorno. Nel tempo dato a questi rattoppi avrei potuto scrivere comodamente quattro articoli per la Nuova antologia i quali mi sono pagati in ragione di 300 lire il foglio di stampa. Non è stoccata, ma bisogna pure che vi facciate capace della assoluta e urgente necessità in cui mi trovo, di attendere anche ad altri lavori per tirarne quanto mi occorre alla vita. 

Vi giuro che a fare libretti non mi ci colgono mai più. Intanto come dico l’atto della barriera è finito. Ve lo porterò stassera. Fate modo che ci sia anche il Puccini.

Quanto all’ultimo, proverò di contentarvi, ma non ho casa. Lavorerò alla Società, ma ogni momento mi disturbano. E poi devo essere gran parte della giornata a casa a far su le robe e sorvegliare gli operai. Ma io non lascio Milano che alla fine di Luglio. Domenica metto la roba in magazzino, imbarco la famiglia ed io mi insedio tutto solo in qualche albergo tranquillo. E là non avendo qui la famiglia la quale è pur sempre causa di distrazione, là in pochi giorni avrò finito. Ma sarà poi finito? O si dovrà ricominciare da capo?

A stasera

Vostro affe

Giuseppe Giacosa

Trascrizione di Veronica Mondoni
Persone citate
Giacomo Puccini

Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 2
Misure 200 X 125 mm

Lettera titolo LLET000176