Data: 1/1/1904



Luogo: Milano

ID: LLET000191




Milano 1° Gennaio 1904

 

Carissimo Sor Giulio, 

Insisto con quanta ho forza perché sia stampato intero il testo del libretto. Questa mutilazione può convenire al maestro, ma offende profondamente il poeta. Non posso lasciar licenziare una scena stampata, senza ritmi, senza sintassi e senza senso comune. E il ripristino del testo deve cominciare più su. Dove Pinkerton dice:

Oh l'amara fragranza.

Il movimento poetico procede a terzine così composte. Un primo verso settenario, un secondo quinario, un terzo ottonario tronco. Ora mi si è portato via il terzo verso di ogni terzina. Che male c'è a stamparlo, se anche il musicista l’ommette? Ma devo proprio abbandonare il libretto al disprezzo ed al dileggio di tutte le persone che appena s'intendono di prosodia?

Così ridotto com'è, quel verso: Il mio ritratto che ci stà a fare?

E più sotto il verso:

Non posso rimaner: vi aspetto

è un verso falso irrimediabile.

Credete a me caro Sor Giulio, stampiamo un libretto che non sia una troppo patente offesa alle ragioni letterarie e drammatiche. Il maestro ne musichi quella parte che gli talenta. A me pare che ridotta com è, la parte del tenore in questo interminabile 2° atto, svanisce interamente con gravissimo danno dell'armonia scenica e con grande pericolo d'insuccesso. Credetemi, l'atto se non si dà un po' di parte a Pinkerton, è monotono e faticoso. Puccini poteva aspettare una settimana a finire, e rispettare un po' meglio l'equilibrio delle parti. Ma io non voglio centrare nell'opera musicale che spetta al Maestro. Espongo in coscienza i miei dubbi e le mie paure e sarò felicissimo se l'esito mi darà torto. Ma del libretto la responsabilità è mia e non posso lasciarlo ischeletrire a questo modo. Virgolate se volete, ma stampate il testo com'è. Sono poi in tutto , a cominciare da :

O l'amara fragranza 

fino a: Mi passerà - sono 16 versi - Si può ben dire che non esiste libretto che non ne contenga assai di più, non musicati. 

Mi rincresce tanto piantarvi questa grana proprio il primo giorno dell'anno, ma se ci riflettete, sono sicuro che mi darete ragione. Rinnovo i miei migliori augurii. 

Vostro affe

Giuseppe Giacosa

Trascrizione di Veronica Mondoni
Persone citate
Giacomo Puccini

Opere citate
La Bohème

Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Misure 260 X 190 mm

Lettera titolo LLET000191