Al Sig.^r Giovanni Ricordi

Negoziante di Musica

Milano

C. A.

Lucca li 26 Maggio 1846

Ben prevedevo che il Sig. Jacovacci non si sarebbe degnato di rispondere alla proposizione da voi inoltratale d’un mio richiamo in Sinigallia. Pazienza. Solo duolmi che la Regina di Cipro, ove non siavi un artista che già conosca l’opera, non potrà produrre quell’effetto che sperar se ne poteva. –

Mi darò tutta la premura di correggere la partitura della Stella di Napoli che a dir vero non ho per anco potuto rivedere a causa delle molte occupazioni.

Non ho mai ricevuto la formula in Inglese da sottoscriversi per la cessione della proprietà della Stella, e della Regina di Cipro.

Se bramate ch’io vi favorisca assicuratevi spedirmela. –

In quanto poi all’altra formula di cessione a favore del Sig. Pietro Clausetti dell’Opera La Regina di Cipro, duolmi dovervi dire ch’io non posso compiacervi se non ho prima l’autorizzazione dei Signori Fratelli Favale, i quali mi scrissero che si erano riserbato il diritto di dar Essi all’Impresa di Napoli lo spartito anzidetto. Vogliate per tanto togliermi da qualunque responsabilità ch’io in allora mi farò un pregio di favorirvi. –

Non so se i Fratelli Fabbricatore di Napoli vi abbiano scritto che S. M. la Regina vedova del Regno delle Due Sicilie si degnò accettare la dedica ch’io le offersi dell’opera la Stella di Napoli. V’inoltrerei per ciò la preghiera di fare altrettanto nella ristampa dei pezzi ridotti, cioè porre nel Frontispizio l’Augusto Nome dell’accettante nei seguenti termini:

dedicato

a S. M. Maria Isabella di Borbone

v.^va consorte di Spagna -

Regina del Regno delle due Sicilie»

Dal C.^r Giovanni Pacini

Decorato della Croce di 2^a Classe di S. Lodovico

Socio Corrispondente della R. Accademia

Delle Belle Arti di Napoli -

Maestro Direttore della R. Cappella,

e del R. Istituto Musicale di Lucca.

Perdonate il disturbo. Rammentatemi al Vostro Sig.^r Figlio e credetemi pieno di stima

Vostro aff. a.

G. Pacini