Fiume 16 aprile 1923

Carissimi Renzo e Carlo

 

Potevate ben fare a meno di darmi dell’illustre e avrei gradito piuttosto un ciao alla buona dopo la vostra firma: mi avrebbe fatto più piacere. Riguardo al Falstaff ho scritto all al de Tura che trattandosi di una breve stagione e con molte opere credevo indispensabile che tutti gli esecutori avessero eseguito l’opera, a meno che il Falstaff dovesse andare in fine di stagione e darmi il tempo per concertare quest’opera come si deve, anche con qualche artista che non avesse eseguito l’opera. Apprendo dalla vostra lettera soltanto i nomi degli eventuali esecutori che mi sembrano tutti accettabili ad eccezione di questa Silvetti (?!) che dovrebbe eseguire nientemeno che la parte d’Alice. Non la conosco affatto e mi affido a voialtri di informarci bene e magari fare un’audizione prima di approvarla. Qui si lavora a tutta pressione alle prove del Falstaff, con un complesso d’artisti che non può essere più soddisfacente. Gli artisti li conoscete: provano tutti con la più grande buona volontà per ore e ore. Eccellente Alice la Dandolo, perché non la proponete per Roma?

Ricevute le parti fagotto e Guglielmo, grazie.

Saluti cordalissimi dal vostro

Aff.

E Mascheroni

Trascrizione di Paola Meschini
Persone citate
Gennaro De Tura

Opere citate
Falstaff

Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Misure 175 X 152 mm

Lettera titolo LLET010900