All’Egregio Signor

Giovanni Ricordi

per Tito Ricordi

Milano.

Car.mo Tito

Mendrisio 2 Febbrajo

Spedisco col corriere d’oggi i pezzi che tu mi hai richiesti come più importanti. Io continuerò intanto le riduzioni per Cembalo e Flauto degli altri pezzi; attendendo le partiture e carta bianca rigata, che sono senza.

Mi pare che l’ultime battute dell’Adagio della Sinfonia siano più difficili nel modo in cui l’avete messe, che nell’altro. Se mi sbaglio io si sbaglia Verdi pure al quale feci osservare, e si suonava benissimo.

Ti prego di mandarmi se puoi, oppure di dar l’ordine a tua sorella, 100 Franchi; che io continuerò a lavorare.

Spero che tu starei bene; io ho avuta una forte emicrania, ma oggi sto meglio; tua sorella ha avuta molta cura di me e ne conserverò memoria per sempre.

Tante cose al tuo buon padre, e a tutti dello studio. Se hai nuove di Verdi ti priego di darmele. Il tuo aff.mo

E Muzio