Car.mo amico
Busseto, li 11 Luglio 1851
Al mio ritorno in Busseto trovai Verdi in ottima salute, ma di umore ancora ben triste; mi disse che ti scriverà quanto prima, tanto per l’affare di Roma quanto per il denaro.
Mi farai il piacere di dire a Grolli che Verdi non ebbe la partizione del preludio del Rigoletto e che ora non ricordandosene non gli potrebbe indicare il movimento; in quanto agli altri due o tre luoghi ove manca il Metronomo, esso non è necessario perché sono ripetizioni di movimenti anteriori: [segno di abbreviazione per "però"] aposto alle misure segnate con croce rossa nella tenpesta [sic] devono levarsi tanto le pessime otto battute quanto le altre otto che vengono dopo.
La Sig.ra Strepponi fa tanti ringraziamenti alla Sig.ra Peppina per il capello [sic] che lo trovò bello di ottimo gusto e di elegante forma.
Nella vegnente [sic] settimana ti spedirò dei pezzi ridotti dell’opera mia ti scriverò poi per qual parte tu mi debba mandare le prove di stampa, le ultime però.
Ti racomando [sic] di adoperarti ben bene affinchè potessimo dare l’opera nel prossimo Autunno in qualche buon teatro e quello che interessa di più con buona compagnia.
Se a Bergamo si decidessero di fare il Rigoletto ti prego a non dimenticarmi che lo metterò in scena con tutto l’impegno che si deve in cosa sì grave.
Spero che la tua salute e quella di tutti gli altri di tua famiglia sarà buona.
Ti prego di fare a tutti i miei più distinti saluti.
Comandami ove valgo e credimi
sempre tuo aff.mo amico
E. Muzio