Egregio sig Giulio
29 Dic.e 76. Roma
Via della Valle – Palazzo
del bufalo – 61.
Le invio due righe concernenti la prima prova della Gioconda che fu jeri a sera senza la Mariani. –
La Machvitz non mi dispiace, ha infatti buona voce; peccato che sia poco toccante e non abbia quell’espressione naturale che aveva la Sbolgi. Dopo tutto, la voce c’è ed è già una bella cosa, in mezzo a tanta penuria – Miller va benissimo canta con impegno e coscienza – mi piace – L’Edelsberg ritengo andrà bene. Rapporto a Parboni non le dico ancora nulla, … starò a vedere in seguito, ma credo che per la parte di Barnaba la sola voce non basti –
Le raccomando nuovamente ciò che le dissi per telegramma, e che le avrà detto anche il sig Tito, e cioè, di fare in modo che le donne coriste vengano aumentate nei soprani; – anche qualche tenore di più non farà male –
Io sarei intenzionato di levare la Stretta dell’Atto 3°, e di terminare coll’Adagio Concertato mettendo qualche battuta di più all’Orchestra. Cosa ne dice lei? Quella sortita della Cieca uccide l’effetto ottenuto dell’Adagio; Non si potrebbe virgolare sul libretto? È cosa fattibile?
Auguro a Lei e a tutta la sua famiglia anche a nome di mia moglie, buon fine e buon capo d’anno[.]
In proposito a ciò, che le dissi mi lusingo ricevere una di Lei risposta che come altre volte attenderò forse invano … il perché di ciò lo attribuisco alle di Lei troppe occupazioni, ma più a qual cos’altro che vado inutilmente cercando, e che equivale ad un notevole abbassamento di temperatura … Perdoni la troppa seccatura, e mi creda sempre con tutta stima
di Lei dev.mo
A Ponchielli