[nota ms.di altra mano: - Portatami a mano da Ravenna | - Non risposto]                                16 Nov. 1941

Amico carissimo,

Da quanto tempo non ricevo una vostra lettera! Vi ho scritto tre o quattro volte ma temo che non vi sia giunto nulla - anche alla Wallmann ho scritto tre volte ma non ho mai ricevuto risposta. Dicono che ora il servizio aereo si sia un poco regolarizzato, e spero così di ricevere presto qualche notizia da voi. Vorrei molto sapere come avete trovata l’interpretazione coreografica da me fatta su la “Passacaglia„ di Bach-Respighi e che cosa ne dice la Wallmann.

Io avrei dovuto realizzare questo lavoro a Budapest in questo mese con la collaborazione di Olah per le scene e i costumi con la direzione del corpo di ballo affidata a Millos [sic], e lo stesso spettacolo si doveva dare quest’inverno a Roma, ma una grave malattia di Olah che lo obbliga al più assoluto riposo per alcuni mesi ha fatto andare all’aria questo progetto.

Chissà che un giorno non possa vederlo realizzato dalla cara Margherita?!

Un giorno…. quando?…

Le strade del futuro sono terribilmente oscure!!

La mia “Alcesti„ è finita e attende anch’essa gli eventi, sperando in un momento propizio per venire alla luce!.

Penso assai spesso ai giorni passati con voi a Buenos Aires, e a volte mi sembra che tutto quanto accadeva in quell’epoca, fosse soltanto un sogno.

E anche mi sembra impossibile che in fondo voi seguitiate a fare su per giù la stessa vita!! Quanto diversa è la nostra invece, ed in particolare la mia!

Per fortuna lavoro, e questo mi aiuta tanto a vivere!

Ricordatemi a Coca, e a tutti gli amici.

A voi i miei saluti i più affettuosi

Elsa