Pesaro 26 aprile 1920.

Caro Clausetti - in questi giorni molto ho pensato a Giulietta tanto da farmi un'idea chiara e precisa sulle modificazioni che io ritengo necessarie al libretto di Adami e Rossato, che riguardano più che altro gli atti 2o e 4o. Siccome non è facile per iscritto intendersi bene su simili cose voglio farvi una proposta che forse non vi dispiacerà. Per aderire al desiderio di Guarnieri e dei signori componenti l'impresa di Francesca io dovrò forse ritornare a Ferrara mercoledì o giovedi: perché non vi decidete a raggiungermi colà? Sarebbe un incontro a mezza strada che farebbe un grande piacere a tutti e che io ritengo utilissimo, anzi necessario. Per vostra norma le recite di Francesca vanno avanti con degli esauriti e finiranno giovedì sera. Voi potete partire da Milano alle 12 ½ per arrivare a Ferrara alle 20; un'ora e un quarto prima che cominci lo spettacolo.
Per assicurarvi della mia presenza colà vi telegraferò un giorno prima della mia partenza. Va bene? Badate che tengo moltissimo a questo incontro perché è necessario che il nostro libretto sia a posto al più presto possibile.
Se questa mia non vi giungesse domani (cosa difficile dato l'ostruzionismo di moda!) vi prego anzi di farmi un telegrammino.-
Affettuose cose anche al sig. Renzo e un abbraccio dal vostro
aff Zandonai