Pesaro 14 maggio 1928

Carissimo don Carluccio - vi ringrazio della vostra lettera – dello cheque – di cui vi accludo qui ricevuta – e degli antici[pi] che farà la ditta per il mio viaggio a Stoccolma.- Io partirò di qui dopodomani per attendere Rossato, il 17 a sera, a Rovereto. Poiché dovremo fermarci 24 ore a Berlino se il vostro rappresentante di Germania fosse colà lo potremmo pregare di venirci ad incontrare in stazione. Se la cosa fosse fattibile vi prego di mettervi d'accordo con Rossato magari per telegrafare al vostro rappresentante.- Spero a Stoccolma di trovare uno spartito dei Cavalieri con le ultime modificazioni e taglî; se non erro mi sembra che ne abbiate già fatta colà la spedizione.-
Ieri è venuto da me Ragazzini. Ci siamo messi d'accordo su tutto ciò che riguarda l'esecuzione di Giuliano a Trento, tranne che sulla scelta del tenore perché non si [sa] dove sbattere la testa per trovarne uno passabile. Se voi sapeste suggerirne uno... Pensateci!- Anche il Giuliano di Pesaro andrà presto in porto. Ieri, poi, è venuto da me Bianchi del Petruzzelli di Bari; ci siamo accordati pure per il Giuliano.-
Niente altro di nuovo per ora. Spero di spicciarmi presto a Stoccolma. Ad ogni modo le prove, a Trento, comincieranno l'11 giugno e il margine pel mio viaggio è abbastanza largo.
Vi manderò notizie dalla Svezia. Speriamo intanto che la primavera non ci sia avara di un po' di caldo e di bel tempo.-
Grazie ancora di tutte le vostre prestazioni e affettuosi saluti a voi ed all'amico Renzo
dal vostro aff^mo Zandonai