4 Gennaio 1893

Caris.° Puccini

Torino

Sono assolutamente disperato ricevendo la sua lettera! ... Cosa vuole che le dica, se non quello che già telegrafai: cioè, altro non rimane a fare, che ritirare l'opera, poiché un tenore meglio di Cremonini non si può trovare.

Lei non ha bisogno di insistere in merito all'importanza grande che ha l'andata in scena della Manon - per me, c'è qualche cosa di ben più grande che non sia l'interesse materiale della ns. Casa: per me c'è l'assoluta convinzione morale del valore dell'opera e del suo Autore!!. Dunque, può immaginarsi se non me ne stà a cuore il successo. Ma, fino a prova contraria, mi permetto mettere un poco in dubbio un'affermazione così decisa in merito al Cremonini. Ho assunte nuove informazioni, e tutte concordano nel dichiararlo fra i migliori artisti della giornata. Come mai un tenore che ha fatto furore nel Romeo di Gounod, sarà ora diventato impossibile?. Sarà impacciato, sarà imbarazzato perché non sa la parte: questa è colpa di lui, e dell'Impresa, che doveva farlo studiare: perciò, l'opera andrà, quando andrà, e cioè quando sapendo la parte a menadito, si potrà metterlo bene in scena.

Ella è nervoso, e di prima impressione! p.e: il Polaccini le è parso un cane, ed ora me lo dipinge come Beckmesser numero 1!!....

Come le telegrafai, farò una breve corsa costi: ma mi pare proprio tempo buttato via inutilmente l'udire Cremonini nei Maestri Cantori: meglio udirlo in una prova della Manon quando ne saprà qualchecosa. Ma soprattutto, ci vuole pazienza nell'istruire gli artisti! pazienza ci vuole, e molta!!.

Aspetto ansiosamente altre notizie, che mi rassicurino, perché così rimango in troppo viva agitazione, davanti al dillemma: o va Cremonini - o se non va, ritirare l'opera.

Di fretta cordialissimi saluti

Suo Aff

Giulio Ricordi