12 del 96.
Caris.mo Puccini.
La ringrazio delle interessanti notizie che mi da. Volontieri farò una corsa a Torino: ma fra tre giorni, o quattro, prima essendomi impossibile, dovendo preparare una procura importante, che poi richiede la mia firma innanzi al notajo.
Ella ha tutte le ragioni di volere una buona esecuzione: però siccome nessun autore ha raggiunto l'esecuzione ideale d'un proprio lavoro, cosi bisogna saper destreggiare ed ottenere il meglio che è possibile.
Sono sorpreso di quanto mi dice del Wilmant: badi che vi sono artisti che fino a quando non sanno le note a menadito, non riescono a dare alcuna espressione = può darsi, del resto, che al Wilmant non stia affatto la parte: ed in tal caso bisognerà provvedere..... benché al momeno non sappia come.
Mi stupisce che Gorga cresca: l'ho udito non una, ma sei o sette volte, sempre intonato. vuol dire che, o era poco preso da timore, o non è ancora completamente guarito, ciò che sarebbe un guaio serio.
Quanto alle scene, mi pare aver dato le istruzioni chiare: c'è infatto un balconcino a sinistra, assai avanti, ma ciò è fatto espressamente, per collocarvi alcune mamme e bambini, al momento della ritirata, onde poter udire le voci: vedrò dunque di presenza.
Appena, appena mi sarà possibile farò costi una gita e non ho bisogno dirle con quale piacere e quale interesse.
Pel basso, vi sarebbe Borucchia: non ve ne sono altri!!.. a questo siamo ridotti in fatto di cantanti.
A rivederla dunque in breve: anticipo una cordiale stretta di mano.
di Lei Aff.mo
Giulio Ricordi