1° aprile 1903
Carissimo Puccini,
Ti unisco copia della lettera ricevuta dal Carré al quale risposi che fra otto o dieci giorni potrò fare una gita a Parigi per sentire la Calvé e la Friché (che non conosco) e per avere qualche seduta con chi dirigerà l'opera (non so se sarà Messager o Luigini) - più tardi poi mi recherò a Parigi per rimanervi sino all'andata in scena. Quanto alle scene ho scritto di attenersi pel 1° e 3° atto ai nostri schizzi, ché trattasi di monumenti troppo conosciuti per poterli travisare; quanto al gabinetto di Scarpia faccia pure Sardou quel diavolo che vuole, purché rispetti la situazione da noi indicata della finestra, del tavolo di Scarpia, del divano e della camera della tortura. Se avessi saputo che tu pensavi alla Carré per la Tosca ti avrei subito avvertito che non è adatta: speriamo che una delle due proposte sia davvero buona. Ho trovato molto da fare al mio ritorno e per ora non mi posso muovere da Milano. Se lo credi potrei venire da te dopo la mia gita a Parigi e portarti notizie e dati che potremo discutere assieme. Però se mi vuoi parlare prima farò in modo di scappare a Torre non fosse che per qualche ora. Auguro con tutto il cuore che, seguendo alla lettera le prescrizioni dei medici, possa finire presto il tuo martirologio.
Domenica vidi Giacosa che sarà felice di venire da te quando lo desidererai.
Fammi sapere qualcosa, specialmente sulla mia venuta attuale o ritardata.
Cordiali saluti alla Signora Elvira e un abbraccio a te
dal tuo aff°
Tito Ricordi
Albert Carré
Victorien Sardou
André Charles Prosper Messager
Emma Calvé
Claire Friché
Marguerite Carré Giraud
Giuseppe Giacosa
Alexandre Luigini
Tosca
Letter name CLET000896
Volume Signature DOC00907
Year 1902-1903
Volume 16
Pag 437-438
No. pag 2