1° Giugno 903
Carissimo amico M° G. Puccini,
Mi procuro il piacere di scriverle per mandarle (in 5 Boni di £200- cad) le lire mille del Giugno, C.° Casa. Ho inteso come il progresso della cura vadi un pò lento; capisco pur troppo quanto Ella debba sentirsi annoiato; ma pensi che la guarigione è sicura e che non sarà questione che di un pò più di pazienza. Anche a nome di tutti i miei colleghi, cominciando da Blanc, Le mando cordialissimi auguri.
Gradisca, carissimo Maestro una stretta di mani
dal dev° aff°
Suo Tornaghi