19 tbre 1911
 
Caro Giacomo,
Ti accludo copia di una lettera odierna del Duca Visconti e della mia risposta.
Francamente ti dico che non rimpiango questa soluzione. Già l'avere incluso nel cartellone l'"Isabeau" mi andava poco a sangue, non che io temessi per te e per noi del confronto - ma perché due opere nuove di Puccini e Mascagni nella medesima stagione avrebbero suscitato polemiche, pettegolezzi e tutti quei pandemoni che tanto deliziosamente si cucinano e si ammaniscono nell'ambiente teatrale milanese.
E poi non ti nascondo che già si sentiva circolare la voce che il pubblico della Scala avrebbe saputo dare una nuova lezione al Puccini!! Non era il caso della Butterfly nuova di trinca, e forse la Fanciulla è lavoro tale che potrebbe imporsi anche ai malevoli, ma certo che degli scandali il pubblico forse avrebbe tentato di farne: e davvero saremmo stati troppo, ma troppo buoni di dare una seconda volta questo contentino agli scaligeri .. Alla tua gloria non occorre il plauso della città che dovrebbe considerarti quale suo figlio - il danno è per lei, non per te.
In ogni modo poi la questione si risolve in modo assai dignitoso per te e per noi - e se c'è chi fa una figura barbina è il Direttore della Scala che ha creduto di poterti giocare sino all'ultimo momento senza mai darsi la pena di parlare e di discutere con te della riproduzione del tuo nuovo lavoro
Stassera Butterfly - Andremo benone e ci sarà un bellissimo teatro.
Pappà sempre bene fisicamente - male moralmente.
Mi allieto per le migliori notizie di Tonio.
Un affettuoso abbraccio
dal tuo
Tito Ricordi
 
A Giacomo Puccini
Torre del Lago