29. 7bre. 1911
 
Caro Giacomo,
 
Potresti assistere ad una prova in Liverpool al Royal Theater mercoledì 4 ottobre; vedi tu quando ti convenga partire da Torre del Lago - ti pregherei però di fermarti una mezza giornata a Milano per parlare un poco di questa "Hannele" e della "Fanciulla del West" in italiano a Parigi: io , fuorché alla domenica che vado sul lago a trovare pappà [sic] sono sempre qui, occupatissimo allo studio e al Dal Verme dove provo "Conchita".
Ti avverto che a Liverpool sarai ospite all'Hotel Adelphi dell'impresario Quinlan - a tuo carico non rimangono dunque che le spese di viaggio di andata e ritorno.
All'ultimo momento Calleja ha mandato una dichiarazione medica per cui non parte più per l'America - questo fulmine a ciel sereno pareva dovesse sconvolgere la tournée Savage, ma poi dopo un vivo scambio di cabli la cosa si è aggiustata così: per l'inizio, che si farà in piccole città, canterà un altro buon tenore che è stato approvato anche dal Maxwell e Calleja raggiungerà la compagnia appena guarito dall'indisposizione che lo ha colpito e che sta curando a Losanna presso un medico specialista.
Ho deciso di non andare a New-York; non potrei imbarcarmi che il giorno 11, arrivando il 18 e il 19 e non avrei che otto giorni a mia disposizione per le prove, la prima rappresentazione avendo luogo il 27 ottobre non so dove; ora fare un lungo e costoso viaggio in questi momenti nei quali la mia presenza è tanto necessaria qui non mi pare sia davvero utile - con Polacco alla testa siamo sicuri che tutto anderà bene.
Sei stato ancora in mare colla tua Cio-cio-san? Se sì, ti invidio molto, molto.
Spero di avere nuove e buone notizie di Tonio. Pappà [sic] sempre bene; forse fra otto o dieci giorni farà ritorno in città ed io spero che lo svago dello studio varrà a sollevarne il morale depresso.
Arrivederci caro Giacomo.
tuo aff°
Tito
Maestro
Giacomo Puccini
Torre del Lago