22 – 4 – 1912

Caris. Puccini

Grazie per la sua che molto mi ha allietato, col darmi sue buone notizie. Ora auguro che..... poco a poco si avvicini il bel momento nel quale Ella potrà mettersi ad un nuovo lavoro: e nuovo davvero, perché ogni sua opera segna un tipo ben differente l’una, dall’altra. C’è in tutto il sigillo Pucciniano..... ma se non ci fosse, nemmeno vi sarebbe Giacomo Puccini: ma ogni opera ha il proprio ambiente, il proprio carattere ed è cosa veramente ammirevole.     

Come avrebbe potuto dire di no a Firenze?.. che se non è mezza patria sua lo è per lo meno un quarto!!.     

Per la Scala, aspettavo il ritorno di Poli da Londra, per poi scrivere a Lei qualcosa di positivo. Intanto posso dirle che ho parlato col Duca, sempre cortesissimo e.... ragionevole e mi pare che si potrà avere il Martinelli, se potrò ottenere qualche facilitazione sulla scrittura. Purché .... non vengano bastoni nelle ruote da parte.....     

Ella ben sa in quale concetto io abbia l’ambiente direttoriale della Scala!!... Quanti Don Basilii!!   

Spero vederlo presto.  

La mia salute?.. ahimè... è quello che è.. e mi sconforta.                     

Suo Affmo

Giulio Ricordi