Date: 21/9/1916



Place: Milano

ID: CLET001506




21.IX.16
 
Caro Puccini,
Torre del Lago
 
Ho ricevuto la tua lettera colle condizioni per la cessione del "Tabarro", ma con tutta franchezza debbo dichiararti che, costì come sono, non le posso accettare e in ogni modo non mi sento di portarle davanti al Consiglio di Vigilanza dove le dovrei difendere perché certamente sarebbero oggetto di acerba critica. Vediamo dunque di metterci d'accordo fra noi, dopo di che mi sarà più facile di ottenere l'assenso dei miei Consiglieri.
E prima di tutto permettimi di farti osservare che le condizioni tue, assai gravose specialmente per quanto reflette [sic] le percentuali, sarebbero forse accettabili se il "Tabarro" fosse un lavoro completo in 3 o 4 Atti; ma trattandosi di un'opera in un Atto, per quanto lunga, essa non potrà mai fare spettacolo a sé e dovrà sempre essere rappresentata con una compagna, che potrà e non potrà essere un'opera del nostro repertorio. In ogni modo per un'opera in un Atto, anche se scritta da Giacomo Puccini, i prezzi di nolo saranno sempre inferiori a quelli di un'opera completa; non ti parlo poi dei diritti percepiti a mezzo del sistema dei tantièmes, sistema che oramai vige in quasi tutti i paesi fuori d'Italia, e che è sempre contemperato alla lunghezza o al numero degli atti di un'opera.
Sempre in tema di percentuali ti faccio osservare che sono a nostro carico - oltre le somme già sborsate - quelle dovute al Gold e all'Adami.
Ultima considerazione e delle più gradi è questa: mentre tu consegni a Casa Ricordi un'opera in un Atto ti appresti a far rappresentare un lavoro in tre Atti, il quale e per l'importanza sua e per le circostanze speciali in cui sarà prodotto toglierà una parte dell'interesse che avrà il "Tabarro". Ti parla qui l'uomo di affari al quale tu hai fatto una data richiesta non già l'amico che può essere anche addolorato per le cose del passato e del presente: e l'uomo d'affari vede nella "Rondine" una terribile concorrente all'altro tuo lavoro in un Atto.
Infine debbo dichiararti che le condizioni da me accettate per quanto reflette le royalties sulle edizioni dei "Due Zoccoletti" non possono essere accettate per quanto reflette il "Tabarro" - e perché questo spartito in un Atto dovrà essere marcato assai meno che non uno spartito in 3 o 4 Atti e ci lascerà minore margine di utile - ma più che tutto, perché le condizioni attuali in cui si svolge la nostra industria, condizioni che purtroppo permarranno durante tutto il periodo della guerra e per molto tempo dopo la pace, non mi permettono di accettare quelle condizioni di altri tempi.
Per tutte queste considerazioni io credo che sia giusto ed equo che le tue condizioni per la cessione del "Tabarro" debbano essere così modificate:
£30.000-
35% sui noli e tantièmes
metà delle royalties fissate per gli "Zoccoletti"
Mi auguro di ricevere la tua adesione dopo diche [sic] interpellerò immediatamente il Consiglio di Vigilanza. Con questa speranza ti saluto caramente e mi ripeto
il tuo aff°
Tito Ricordi
Transcription by Archivio Ricordi

Typology copialettere
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Letter name CLET001506
Volume Signature DOC01143
Year 1916-1917
Volume 03
Pag 077-079
No. pag 3