DOC02173.003

CLET002701

 

Seduta del 16 Ottobre 1889

ore 1½ pomeridiane

 

Presenti: Giulio Ricordi, gerente la Società - Ing. Gustavo Strazza (2 voti) - Cav. Luigi Erba (4 voti) - Giuseppe Pisa (2 voti) - Cav. Francesco Gnecchi (1 voto) - Erminio Bozzotti (1 voto) - Col gerente 12 voti - Avv. Alessandro Dina, consulente.

 

Ricordi = avverte che il Rag.e Cav. Cardani, rappresentante gli eredi Ricordi, avendo dovuto assentarsi da Milano, non può intervenire. A norma dell’Atto Sociale, essendo bastanti i voti rappresentati, si dichiara aperta la seduta. Dà lettura del verbale seduta antecedente, che è approvato e firmato dai Signori Soci. Quindi avverte che non fu possibile riescire al subaffitto dei locali di Via San Paolo e via S.ta Radegonda.

 

Erba = propone di trattare con Osnago per la rescissione affitto S.ta Radegonda, offrendo un indenizzo di lire duemila.

 

Strazza: dà notizie relativamente ai locali in Via San Paolo, in particolare per quelli che possibilmente potevano appetirsi dalla Banca Popolare: in seguito ad acquisti di stabili fatti da questa, è ora difficile una combinazione: non mancherà d’informarsi.

 

Tutti raccomandano di non tralasciare pratiche per sgravare il bilancio di tale spesa.

 

Ricordi = avverte che l’affare di Buenos-Ayres non venne concluso, non essendo stato accettato il controprogetto.

 

Gnecchi = osservando che allo stato attuale la produzione è già insufficiente, non deplora che nulla siasi combinato.

 

Si decide di lasciar questo affare in sospeso, aspettando future trattative o proposte.

 

Ricordi dà lettura della relazione intorno al bilancio Sociale 1888-89 ed apre la discussione.

 

Gnecchi = domanda schiarimenti intorno all’ammortamento annuale delle opere teatrali.

 

Ricordi = risponde venne fatto secondo i criteri indicati dai Signori Soci, in base al progetto presentato dal Sig.r Gnecchi e dà lettura del relativo verbale e proposta Gnecchi. Invita il Sig.r ragioniere Calabi a presenziare la seduta.

 

Strazza = chiede spiegazioni intorno alla diminuzione di valore dato al fondo Lucca.

 

Calabi = rammenta che tanto gli ammortamenti, quanto le valutazioni vennero fatti sui criteri già approvati: tali criteri applicati tanto al fondo Ricordi, quanto al fondo Lucca, diedero i risultati di cui al presente bilancio.

 

Strazza = opina non essere giusto non tenere calcolo del valore complessivo rappresentato da tutte le altre proprietà esistenti oltre le opere teatrali.

 

Pisa = parla intorno all’ammortamento delle opere, che approva, perché razionale: non lo persuade però la differenza in meno del capitale, ora risultante.

 

Calabi = spiega tale differenza come prezzo elevato pagato per l’acquisto fondo Lucca: presenta perciò i documenti relativi all’inventario di detto fondo.

 

Gnecchi: crede, in ogni modo, doversi cominciare col mettere all’attivo il prezzo pagato pel fondo Lucca, cioè lire 1,500,000.

 

Pisa = trova che in un primo bilancio deve risultare l’intiero capitale Sociale, il quale col debito esistente verso gli eredi Ricordi, ammonta finalmente a lire 3,800,000.

 

Ricordi = osserva che intorno a tali criteri si potrà discutere con più comodo: ma è urgente fare studi di dettaglio intorno alla parte passiva del bilancio: vi sono spese assai rilevanti, ed è necessario studiare se in qualche parte si possono diminuire: è pure degno di attenzione il fatto della produzione che è insufficiente in paragone delle richieste: prega quindi i Signori Soci a conglobare tutte le quistioni di cui si fece parola.

 

Pisa = propone nominare una commissione coll’incarico di studiare il presente bilancio e riferire.

 

La proposta è accettata all'unanimità e l’incarico viene affidato ai Signori Pisa, Strazza, Gnecchi.

 

Ricordi = avverte che il Maestro Verdi ha espresso il desiderio di regolarizzare l’atto, col quale lasciava a mutuo la somma d’acquisto dell’opera Otello: perciò, d’accordo col Signor Avv.° Dina avrebbe steso un nuovo atto, per presentare al registro: domanda la relativa autorizzazione, che viene data.

 

Erba = propone che intanto si prelevi in via provvisoria il 5% sul capitale.

 

Ricordi = avverte che le somme relative saranno a disposizione dei signori Soci, per la fine corrente ⎼ e che si terrà a disposizione della commissione del bilancio.

 

Si approva il pagamento in via provvisoria proposto dal Socio Erba; e la seduta è levata alle ore 3 3/4 pomeridiane.

 

Giulio Ricordi

Giuseppe Pisa

Francesco Gnecchi

Erminio Bozzotti

Gustavo Strazza

Luigi Erba